Dal Fareassieme al Recovery, due appuntamenti su iniziativa di DIAPSI Alba Bra per un nuovo approccio alla buona salute mentale di comunità
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Il 5 e 6 settembre alla Fondazione Ferrero di Alba due appuntamenti metteranno al centro dell’attenzione il complesso tema della salute mentale. Organizzati dall’associazione Diapsi Alba Bra Odv, in collaborazione con AslCn2, i due Consorzi socio-assistenziali di Alba e Bra, Coop Soc Progetto Emmaus, Coop Soc Alice, associazione Pons e grazie al contributo della Fondazione CRC, gli incontri avranno come titolo congiunto:
Una buona salute mentale di comunità nel territorio dell’Asl Cn2
Incontri e confronti per un modello orientato alla Recovery
Il primo incontro, martedì 5 settembre alle ore 21, sarà dedicato alle esperienze dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto per familiari e utenti, per le sofferenze di tipo psichico, ma non solo (anche disabilità, dipendenze e altro). Questo appuntamento è aperto in particolare a familiari, utenti, operatori dei servizi sociali e a tutte le persone che possono essere interessate al tema.
Il secondo incontro, mercoledì 6 settembre alle ore 17,30, sarà aperto a tutti e verrà dedicato ad approfondire la cultura del “Recovery”, intesa come elemento cardine attorno al quale costruire buone pratiche in ambito di salute mentale e strettamente connessa alla pratica del “Fareassieme”. L’incontro, aperto a operatori, familiari, utenti e cittadini attivi, sarà introdotto dal dottor Massimo Veglio, direttore generale dell’AslCn2. Interverranno poi Franca Rinaldi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Alba e Bra; Marco Bertoluzzo e Fabio Smareglia, direttori dei consorzi Sesaler e Servizi Sociali di Bra; Davide Tedesco della cooperativa osciale Progetto Emmaus; Piero Prandi, psichiatra. Modera Roberto Fiori de La Stampa.
Entrambi gli appuntamenti vedranno la partecipazione dello psichiatra Renzo De Stefani, ex primario del Dipartimento di Salute Mentale della Provincia di Trento, promotore del movimento “Le Parole ritrovate” che rappresenta tuttora una delle pratiche maggiormente innovative sperimentate nell’ambito della psichiatria negli ultimi 20 anni, sintetizzato nel termine “Fareassieme”.